“Incontrarsi nelle ‘piazze virtuali’ dove sorseggiare aperitivi digitali” per poi decodificare, argomentare, condividere e “accedere con consapevolezza al reale”. È la cura ad una ferita invisibile che società, scuola e famiglia non possono più ignorare. Intervista a Valeria Carpino, psicologa e psicoterapeuta. artixolo di di Maria Elisa Scarcello Fonte: Il Telespettatore - N. 8-10 - Agosto/Ottobre 2020
Nell’epoca in cui viviamo, postmoderna tecnoliquida assistiamo ad una ipersessualizzazion...
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