Fonte: Agenzia Sir del 06/02/2020 – “Siamo in un cambio d’epoca. Noi adulti siamo gli ultimi residui della società analogica. Stiamo balbettando e non riusciamo a capire tutto quello che succede”. A dirlo è Tonino Cantelmi dell’Università europea di Roma durante l’incontro oggi a Roma per la presentazione dell’indagine condotta dallo stesso docente in collaborazione con il Moige.
“I ragazzi – afferma – sanno cosa è il grooming e conoscono i pericoli del web ma li sottovalutano clamorosamente con un ottimismo che è interessante. Credono tenacemente alle fake news e non controllano le fonti. La smartphonizzazione – cioè il possesso di un telefono smartphone – si completa intorno agli 11 anni quando la credibilità degli adulti crolla perché i ragazzi danno più fiducia agli influencer e a ciò che trovano in rete”. “Il 43% ammette di condividere foto di se stessi attraverso il proprio smartphone”. Il direttore generale del Moige, Antonio Affinita, ha aggiunto dettagli sul progetto per il 2020 che il movimento ha intrapreso contro il fenomeno e verrà sviluppato in 250 scuole con il supporto del centro mobile per il sostegno in alcuni degli istituti. “Si tratta di una goccia nel mare – ha commentato -. Cerchiamo di dare uno spirito di cambiamento. Le parole sono rispetto e prudenza. Non è facile ma continuiamo a farlo grazie al sostegno delle istituzioni. La sfida è rendere attuabile tutta la norma contro il cyberbullismo. Ci sono purtroppo molti ritardi nell’attuazione”.
Fonte: Agenzia Sir