Fonte: Moige, maggio 2019 – “Giro dell’Italia: Centro mobile di sostegno e supporto per le vittime di bullismo e cyberbullismo” è un progetto promosso dal MOIGE, con il contributo del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, e il patrocinio di Anci e della Polizia di Stato. Saranno coinvolte 462 scuole primarie e secondarie di I e II grado del territorio nazionale per informarli e formarli contro i pericoli del cyberbullismo e per un web sicuro. Parteciperanno alla campagna anche gli psicologi dell’ITCI, presidiato dal prof. Tonino Cantelmi. Attraverso la metodologia del peer to peer, attività educational interattive e molto altro sarà promossa una maggiore consapevolezza delle problematiche legate all’utilizzo improprio del web, con particolare riferimento al fenomeno delle ‘fake news’.
Dall’indagine sul cyberbullismo e sull’utilizzo dei social, coordinata dal prof. Tonino Cantelmi dell’Università Europea di Roma, su un campione di 2.778 ragazzi dagli 8 ai 18 anniemerge una generazione super tecnologica e iperconnessa: l’81% afferma che tutti i dispositivi presenti a casa sono connessi ad internet.
L’intero totale del campione controlla i propri profili online, il 55% li aggiorna più e più volte nel corso della giornata per non tralasciare nessun dettaglio di ciò che accade.
I ragazzi sono connessi su più social contemporaneamente, fino ad arrivare anche a 5, i più utilizzati sono: Instagram 77,4%, Youtube 62,3%, Snapchat 35,7% e in netto declino rispetto agli anni precedenti Facebook 33,9%.
In merito all’utilizzo degli smartphone, circa il 21% del campione abitualmente gira video e li diffonde tramite i social.
Il 31% del campione ha dichiarato di essere stato un “cyberbullo”, facendo girare video imbarazzanti per prendere in giro i compagni e 1 su 2 condivide immagini personali. Un dato allarmante soprattutto se pensiamo al fenomeno del sexsting.
Preoccupanti i dati sulle fake news: ben 8 ragazzi su 10, cioè l’83% del campione, non verifica la veridicità dei contenuti che legge online e il 47% ritiene poco corrette e attendibili le informazione su Internet.
Non si procede, dunque, ad un controllo più approfondito delle notizie nonostante ci sia il sospetto di trovarsi di fronte alla possibilità di essere mal informati.
8 ragazzi su 10 si fidano solo delle loro capacità personali e dell’istinto per distinguere le informazioni vere da quelle false, con un’alta esposizione al rischio di validare notizie false. Inoltre, più della metà del campione (circa il 55%) ha dichiarato di aver creduto ad una fake news. Emerge, infine, un basso controllo sulla vita online dei ragazzi: il 63% del campione esplora il web in solitudine, nella propria stanzetta o in giro per casa con un pc portatile.
Si propone la rassegna stampa del MOIGE sulla campagna contro il cyberbullismo.
Partecipano all’iniziativa anche gli psicologi dell’ITCI.